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La giornata odierna a Mittelfest si muove tra passato e presente, con linguaggi capaci di raccontare la libertà, la lotta e la bellezza. Dalla forza della memoria all’energia del ritmo, la programmazione attraversa la fotografia, il jazz, il cinema e le percussioni, offrendo al pubblico una riflessione più che mai attuale sul nostro tempo. Grande attesa per il concerto delle 21.30 in Piazza Duomo, con la prima nazionale di Lay this drum!, potente spettacolo di percussioni tutto al femminile firmato dalla francese Compagnie du Scopitone. Cinque anni di tournée tra Belgio e Francia hanno consacrato quest’ensemble femminile come una delle rivelazioni europee della scena musicale performativa. Un’esplosione di energia, ritmo e rivendicazione, che sfida gli stereotipi di genere a colpi di tamburo, con ironia, tecnica e carisma. “Posa questo tamburo” è l’ordine da cui prende il nome il concerto, e che qui viene trasformato in un grido di libertà sonora.
Prima alle 19.30, nella Chiesa di San Francesco, risuonano le note di Jazz Tabù, concerto della Big Band Jazz del Conservatorio Tomadini di Udine, che omaggia la forza dissidente del jazz nella sua epoca più controversa: quella dei totalitarismi europei. Un tuffo nei suoni vietati degli anni Trenta, tra improvvisazioni, travestimenti linguistici e libertà creativa che metteva in crisi i regimi. Dalle 19.30 torna invece MitteLounge, l’appuntamento conviviale in musica all’Orto delle Orsoline. Un’oasi verde nel centro di Cividale dove godersi concerti live tra un aperitivo e un tramonto. Alle 20.30, poi, il Curtîl di Firmine accoglie una doppia proiezione della rassegna Mittellimmagine, con due documentari di grande intensità. Abo Jabal di Bisan Owda e The Poem We Sang di Annie Sakkab offrono due sguardi al femminile dalla Palestina: storie di esilio, resistenza e catarsi, dove l’intimità familiare si intreccia alla cronaca, trasformando la ferita in importante testimonianza.
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Il Forum della Mitteleuropa
Economia, gestione portuale, turismo e cultura: i rapporti, gli scambi e le opportunità tra Friuli Venezia Giulia e Croazia sono al centro del forum economico-culturale che l’Associazione Mitteleuropa organizza all’interno del ricco cartellone di Mittelfest. Appuntamento nella sede di Civibank, a Cividale del Friuli, domani alle 10 con “Friuli Venezia Giulia e Repubblica di Croazia: un futuro da condividere nel cuore d’Europa”. «È il quinto anno consecutivo che l’Associazione Mitteleuropa organizza questo importante momento di scambio istituzionale all’interno di Mittelfest, il festival che per dieci giorni porta la Mitteleuropa a Cividale – sottolinea il presidente Paolo Petiziol (nella foto) –: ogni anno è dedicato ad un Paese diverso e quest’anno la protagonista è la Croazia. Sarà l’occasione di approfondire le eccellenze di questa nazione vicina ed in particolare tutti quei temi che appaiono strategici per la nostra regione in termini di opportunità economiche, turistiche e culturali». La prima parte del Forum è dedicata all’attività portuale della nostra regione e della Croazia con Domagoj Maroević, direttore dell’Autorità Portuale della Contea Spalato-Dalmazia che dialogherà con Alessandro Lovato, vicepresidente dell’Associazione Mitteleuropa. A seguire, i panel legati alle potenzialità turistiche, alla cultura e ai siti Unesco con Irina Ban, Ente Turismo del Quarnero, Antonella Russo, responsabile dell’U.O. Italian & International Travel Trade di PromoTurismo Fvg, Radoslav Buzancic, ex sovrintendente alla cultura di Traù e Spalato, Marisa Dovier, Unesco Regione Fvg, Roberto Corciulo, presidente Fondazione Aquileia, Silvia Savi, assessore alla cultura di Palmanova, Daniela Bernardi, sindaco di Cividale, Antonio Del Fiol, sindaco di Polcenigo, e Tiziana Gibelli, ex assessore alla cultura della Regione Fvg
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La giornata di domani, 23 luglio, si tinge di riflessioni profonde e di forti emozioni: la prima assoluta di Teatri di guerra, nato da un viaggio reale nei teatri dell’Ucraina colpita dal conflitto, rappresenta uno dei momenti più intensi di questa edizione. Accanto a questo debutto, anche la prima nazionale di Loop, spettacolo circense tra danza e acrobazia che interroga il senso della ripetizione nella nostra vita. Alle 21.30, nella cornice della Chiesa di San Francesco, andrà in scena in prima assoluta Teatri di Guerra, uno spettacolo del regista e autore Enrico Baraldi e del giornalista Graziano Graziani, con l’attrice ucraina Yeva Sai – volto noto al grande pubblico per il suo ruolo nella serie RAI Mare Fuori. Nato dal podcast omonimo, questo spettacolo-inchiesta ripercorre l’esperienza diretta dei due autori nei teatri attivi in Ucraina durante la guerra. Attraverso testimonianze raccolte sul campo e una narrazione a due voci, si indaga il ruolo del teatro in un contesto di emergenza: non solo spazio culturale, ma rifugio, simbolo, resistenza civile. Un debutto che tocca da vicino l’attualità europea e la potenza della scena.
Prima, alle 18, l’Orto delle Orsoline si anima con la musica dei Gugutke, nella prima nazionale di Trieste – Istanbul A/R: un itinerario sonoro tra i Balcani, che intreccia strumenti antichi e ritmi popolari. Alle 19.30, il Teatro Ristori ospita la prima nazionale di Loop, nuova creazione della compagnia praghese Losers Cirque Company. Un’esperienza acrobatica, poetica e fisica che esplora i cicli della vita, della storia, delle relazioni. Cinque performer si muovono in un vortice coreografico dove si ride, ci si commuove e ci si ritrova, sempre sul filo sottile del cambiamento possibile. Alle 20.30, nel Curtîl di Firmine, per la rassegna Mittellimmagine, va in scena Si Vîf. Une Vite di Musicant, film-documentario di Dorino Minigutti dedicato al cantautore friulano Gigi Maieron. Un racconto personale e profondo, fatto di affetti, dolori e parole che diventano musica e cura.
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In copertina e all’interno, Lay this drum!; qui sopra, la Big Band Jazz del Conservatorio Tomadini di Udine.

